Da Ottobre a Dicembre 2009 ho distrattamente messo in una scatola di cartone tutti i volantini pubblicitari, incluse le buste contenenti richieste mai autorizzate, spesso di soldi, proposte di prestiti, cure di bellezza (!) o altre follie.
Insomma, durante le vacanze decido di buttare il tutto e per curiosità peso la scatola: ebbene 5,2 kg di carta!
È spaventoso: surgelati, ipermercati in cui non vado mai, offerte completamente inutili e per me “fuori target” (cioè: di cui non me ne frega nulla)…
Solo nel mio palazzo (a Cernusco sul Naviglio, MI) ci sono 29 famiglie che per 5kg fa 145 kg di carta!!!
Tutta sprecata, per quanto mi riguarda.
Ma io mi rifiuto di parteciparvi!
Ci vorrebbero delle liste di preferenza o degli adesivi sulle cassette delle lettere con il simbolo delle cose a cui si è interessati, tipo: ELETTRONICA/ARTIGIANI/SURGELATI per istruire i “postini pubblicitari”. Utopia?
Almeno i siti che mostrano i volantini online sono una realtà e, forse, una speranza…
Per me spam è maschile 🙂
e garbage ? 🙂
un gruppo musicale… 😛
Una faccenda veramente odiosa! Bravo Gigi, lamentarsene non e' mai cosa inutile
I retailer spendono oltre il 50% del budget pubblicitario nel volantino… meglio non farsi illusioni 😉
Tiziano, hai proprio ragione…
E guarda un po' che dovrebbero fare invece i retailers:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio//2120492
Arrivo in ritardo con la discussione, ma commento: a me la pubblicità dei supermercati interessano. Come si potrebbe organizzare la lista preferenziale? Mettere un'etichetta sulla cassetta della posta 1) non funziona più, 2)non basta: le ditte produrrebbero comunque la stessa quantità di volantini pubblicitari.
Quindi? Creare un grande database? Acconsentire alla spedizione quando si riceve la tessera di un determinato supermercato/negozio? e per la gestione di chi porta la pubblicità nelle cassette delle lettere?
io non lo so…
🙂
però penso che chi trovasse un modo per garantire migliori conversioni offline con meno spesa di stampa e con un sistema di targettizzazione decente… farebbe un pozzo di soldi
Sono d'accordo, ma è un'impresa ardua. Siamo abituati a pensare in digitale, invece bisognerebbe trovare una soluzione come se i computer non esistessero ancora.
Postino, aiutaci tu! 🙂