[Due chiacchere prima, se vuoi subito il concetto vai al prossimo paragrafo]
Che bello aver consegnato tutti i capitoli del libro all’Editore.
Abbiamo anche pubblicato l’elenco dei contributor esterni, davvero “succoso”…
In arrivo anche quello delle interviste speciali che saranno contenute nel libro…
Anticipo solo che una riguarda dei famosi guerrieri giapponesi! 🙂
Ora sono più rilassato e posso dedicarmi ad alcuni progetti sul tema.
In questi giorni sto leggendo un nuovo favoloso libro sul Personal Branding: Trust Agents di Chris Brogan. Sono solo al secondo capitolo e mi vorticano già in testa una moltitudine di spunti. Che palle non averlo letto prima e non aver messo gli spunti nel libro… Vabbè finiranno nella seconda edizione!
Trust Agents
Chris Brogan è un genio. È il mio idolo e molti lo sanno già. Vorrei a volte essere metà lui e metà Gary Vaynerchuk (e un altra metà bello). Ma fa niente…
Veniamo al dunque. Chris parla di capitale sociale in maniera un po’ differente.
- Anni fa lo associavo “solo” alle persone che uno conosce (primo tipo).
- Poi grazie a Guy Kawasaki imparo che contano di più quelli che conoscono te (secondo tipo).
- Infine quello di cui parla Chris: una barzelletta!
Una barzelletta?
Uno studio del 2002, 40.000 barzellette. Questa vince con 2.000.000 di voti:
Due cacciatori nel bosco. Uno ha un collasso. Non sembra respirare e ha gli occhi vitrei. L’altro agitato chiama subito il pronto soccorso ed esclama: “Il mio amico è morto! Che posso fare?” L’operatore: “Si calmi, posso aiutarla. In primo luogo si assicuri che sia davvero morto”. Dopo un po’ di silenzio si sente uno sparo: “Fatto… e ora?”
Una barzelletta è capitale sociale. Ha un valore no? Ti fa ridere, ti fa sentire meglio: ehi, te l’ho raccontata io! È un mio capitale sociale e ora è anche tuo. Grazie ad Internet la racconto a tutti quelli che leggeranno questo post. Ecco: ho già moltiplicato il capitale.
Che dire allora di un favore? E se ti offro una birra?
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