Chi è sottoscritto al mio FriendFeed sa che di recente ho seguito con grande interesse le vicende legate all’attuale crisi economica. Parlare di “déjà vu” viene facile.
Io non ho le competenze tecniche per valutare le conseguenze di quanto stia accadendo sull’economia reale , tantomeno quelle sul settore dell’informatica in generale (beh, non sono solo, vedendo le cantonate prese da tutti o quasi gli economisti in questi ultimi anni).
Certo è che leggere certe notizie fa impressione: “Tough times. Tough decisions“, dal Blog di Loic Le Meur.
Per chi non sapesse chi è Loic, ecco alcuni spunti:
– Vice Presidente EMEA di Six Apart.
– Advisor di Nicolas Sarkozy sui temi legati ad Internet.
– CEO della celebre startup Seesmic.
Il suo Post riguarda proprio Seesmic, che lascia a casa 10 dipendenti (7 venerdì scorso + 3 un paio di settimane fa). Ma come? Seesmic? Con tutti quei dollaroni rastrellati dai Venture?
Come ricorda lo stesso Scoble, Loic ha un bel network di advisor, come Pierre Omidyar, fondatore di eBay (che lascerà a casa 1/10 della sua forza lavoro) e Martin Varsavsky fondatore di Fon. Il consiglio è stato: la crisi sarà più lunga del previsto, occorre tenere un profilo basso e mantenere il cash per quanto possibile.
Scoble dice che anche Sequoia Capital sta consigliando la stessa strategia ai suoi.
Il decalogo di Jason Calacanis
Fa anche specie leggere del momentaneo ritorno di Jason Calacanis al Blogging, solo per pubblicare una mail della sua newletter che ha fatto il giro del mondo in questi giorni.
Nella mail Jason confronta la crisi attuale con quella della New Economy e ricorda che ci sono tre ragioni per cui un’azienda fallisce:
1. si basa su una cattiva idea,
2. è mal gestita,
3. intervengono dei fattori esterni straordinari, un cigno nero, per citare il bel libro di Nicholas Taleb.
Jason propone anche un decalogo per superare la crisi, tutto incentrato sull’ottimizzazione e soprattutto sul generare in qualsiasi modo una qualsiasi forma di cash flow.
Loic sta facendo proprio questo. Le persone licenziate lavoravano nel Marketing e nelle PR. Scoble le ha definite come quelle “meno utili” in questo momento, che non lavorano nelle attività centrali dell’azienda. Occorre notare che Seesmic si basa molto sul Social Media Marketing, dove Loic basta e avanza…
Google Bubble
Seesmic ha un business model molto focalizzato sull’Advertising e in questo scenario Calacanis non vede molto roseo un futuro in cui i consumatori avranno meno soldi da spendere e le aziende meno soldi da investire in pubblicità!
L’advertising è stato uno dei fattori di successo del Web2.0.
Se non riesci a vendere abbastanza pubblicità, la speranza è sempre quella di essere acquisiti da Google.
Google è stato il vero grande investitore/finanziatore del Web2.0, sia tramite adSense, che tramite le sue acquisizioni.
Se il business dell’advertising tenderà veramente a diminuire come suggerito da Calacanis, temo che Loic stia facendo la cosa giusta…
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