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I Blog sono i Post, Twitter è i Commenti

Misc · 21 Maggio 2008

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Continua in rete il discorso sul futuro del Blogging e non solo quello fatto a livello “professionistico”.
Mi ha sopreso veder girare sempre di più i termini Blogging1.0 e Blogging2.0
L’ennesimo versioning, ma non è questo il punto.
È come se ormai fosse dato per scontato quello che il mese scorso sembrava una tendenza…
Leggi pure su:
Inquisitr
Louis Gray
Mark Evans

Il Blogging 1.0 ha questi obiettivi:
– Attirare il maggior numero di visitatori: aggregare una community.
– Innescare il maggior numero di commenti.
– Avere il maggior numero di abbonati al Feed RSS o alla newsletter.
E, nel caso dei “professionisti”:
– Mostrare le migliori e più remunerative pubblicità.

Ma, esattamente come avvenne per i portali, spazzati via dai Blog, sono arrivati i Social Media a farli traballare:
– I lettori di Feed RSS hanno portato via visitatori.
– Alcuni di essi (Shyftr) hanno attivato i commenti sui contenuti prodotti proprio dai bloggers…
– Servizi quali YouTube e Flickr hanno un sistema di gestione dei commenti molto immediato ed invitante.
– La conversazione è scivolata via verso i sistemi dove avviene più naturalmente. Non si parla più solo di commenti, ma di twitts.
– I Blog sono i Post, Twitter è i Commenti.
– L’esigenza di postare anche piccole segnalazioni…un Blog può essere anche troppo ingombrante…
– Diminuendo le pageview = diminuiscono le impressions = diminuiscono gli affari per i “Pro Blogger” .

Oltre a questo, il Blogging1.0 ha avuto qualche difettuccio:
– Infarciti troppo spesso da eccessiva pubblicità.
– Piaghe tipo il pay per post.
– Sistemi di gestione dei commenti lenti e antiquati, che generano tante visualizzazioni, spesso solo per facilitare AdSense.
– Commenti, torni per vedere se ha passato la moderazione, torni per vedere se hai risposte, ma Ajax? Dove è finito?
– I lettori (non molti secondo me) hanno installato filtri anti banner e link pubblicitari.
– Tutti mostrano le stesse notizie (per settore).
– Ci sono troppi blogger per i settori della “grande testa“?
Ma come si può ancora pensare di segnalare notizie importanti e originali oggigiorno?
La tendenza è chiara: tutti leggeranno gli RSS prima o poi e le sapranno prima di te, dai migliori siti, quelli dei personaggi “in vista“, che hanno notizie di “prima mano“!
Addirittura Repubblica.it (i giornali di solito sono opinioni tendenziose su faccende vecchie) ha (talvolta) notizie fresche e ben scritte!

Scoble è l’esempio principe del Blogging2.0:
– Il suo Blog è completamente integrato con FriendFeed, Doppler, Twitter, Flickr, etc.
– Partecipa ad un gran numero di conversazioni su innumerevoli Social Media.

Ma perché lo fa?
Perché grazie alla conversazione:
– scopre nuove idee;
– si confronta;
– conosce persone;
– si fa conoscere, scoprire, apprezzare, disprezzare: fa parlare di se;
– attira persone sul suo Blog o sui siti da lui evangelizzati.

Molti iniziano a notare la tendenza dell’aumento dei referral dai Social Media.
Tra l’altro, Google li tiene sempre più in considerazione e il no-follow è disattivato in parecchie pagine.
Su Technorati è possibile rivendicare il proprio profilo Twitter.
Con i Social Media le persone arrivano sui Blog perché sono veramente interessate ai suoi argomenti.
Se il Blog è un Business Blog (con sito professionale annesso) o usa le affiliazioni, ne può trarre gran vantaggio.

Scoble guadagna (penso):
– facendo l’evangelist,
– facendosi sponsorizzare
– usando le affiliazioni (Amazon).
– Partecipando ai CDA di innumerevoli aziende.
Tutto questo sfruttando il suo Brand personale.

Ad ogni modo, anche chi non è interessato al guadagno, ma appunto persegue il blogging a scopo di Personal Branding o “semplicemente” come passione personale, lamenta una certa difficoltà nell’inseguire ed aggregare la conversazione attraverso tutti i canali…

Vi sono varie possibilità:
1. Recuperare i commenti sparsi ed integrarli con il proprio Blog.
Per esempio Duncan Riley dell’Inquisitr l’ha fatto molto bene con FriendFeed:
Anche l’ultra geek Mark Hopkins di Mashable ci sta provando con il suo Blog…
Per ora è roba da esperti…ma presto diventerà una realtà.
2. Integrare sistemi come Disqus o Intense Debate per facilitare il lavoro a chi commenta.

Altrimenti deve imparare a rendere il suo Blog imperdibile, un luogo da visitare per avere valore aggiunto che i Social Media non danno.
Ancora non so come, sicuramente l’esempio di Scoble è da seguire…

Insomma, devo cambiare quasi tutto del mio piccolo Blog…
:=)

Una nota:
Shyftr ha fatto dei passi indietro.
Io personalmente sono contrario alla sua iniziale filosofia.
Va bene far partire una conversazione sulla base di un link, ma sottrarre il contenuto mi sembra troppo.
A meno che l’autore non lo permetta, contento di far comunque parlare di sé o di generare una discussione su un argomento importante…
Ci sono le CC apposta per questo, no?

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Filed Under: Misc Tagged With: blog, blogging2.0, louis gray, Scoble, Shyftr, Social Media

Luigi Centenaro

Reader Interactions

Comments

  1. simo says

    22 Maggio 2008 at 09:24

    Ciao Luigi,

    Scoble sta solo sfruttando internet per fare un po di baccano attorno alla propria persona, fa di se una piccola star, girando tantissimo, avendo tantissimi contatti. In realtà, credo che egli sia prima di tutto un bravo scrittore. me ne sono accorto leggendo un libro con una sua prefazione, per ora… quella prefazione vale molto di piu dei primi 3 capitoli del libro.

    Rispondi
  2. Luigi Centenaro says

    22 Maggio 2008 at 09:56

    Sì è davvero bravo a scrivere…che libro?

    Rispondi
  3. simo says

    22 Maggio 2008 at 16:38

    net words
    http://www.amazon.com/Net-Words-Creating-High-Impact-Onl...

    per ora (3° capitolo appunto) non vale la pena.

    Rispondi
  4. simo says

    22 Maggio 2008 at 20:37

    eh no, scusa, la prefazione di scoble è su http://www.amazon.com/New-Rules-Marketing-PR-Podcasting/dp/0470113456

    Rispondi

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LUIGI CENTENARO

Fondatore di BigName, gli specialisti dell’innovazione di persone e team in azienda. Ha insegnato presso SDA Bocconi, ESSEC Paris, POLIMI, Bath soM, IE Madrid, WHU Düsseldorf e St. Gallen.
Primo Personal Branding Strategist italiano, orgoglioso autore e curatore per Hoepli e fondatore di PersonalBranding.it (2008). Scopri di più...

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