Leggevo la presentazione di Michael Lazarow, il CEO di Buddy Media, segnalata da Luca Conti (è a New York il fortunato, grrr). Te la propongo qui:
Michael parla di:
- VECCHIO MODELLO = acquistare IMPRESSION (banner, link, etc.)
- NUOVO MODELLO = acquisire ENGAGEMENT, guadagnare LOYALTY.
e dimostra come le applicazioni di FaceBook possano essere utili in questo senso…
(che nervoso: non ho una buona traduzione per “ENGAGEMENT“)
Le applicazioni di FaceBook
Ho già parlato altrove di applicazioni FaceBook. Ne ho scritta una io stesso così per provare (sul Golf ovviamente, un po’ rozza) e sono rimasto impressionato dal loro livello di invadenza: accedono a tutto il tuo profilo! Blocco quasi tutti gli inviti, soprattutto se per fare un test sulla lingua italiana (???) vogliono la mia data di nascita…
E rimango sempre stupito a vedere gli amici che si ammazzano di gare di moto e auto sportive o si sfidano con gare di quiz all’ultimo sangue.
Eppure se piace è bello!
Punti di forza delle applicazioni
Oltre ai dati del profilo, possono utilizzare le varie componenti, quali il News Feed o le notifiche. Quando un utente compie un’azione in una di queste applicazioni, essa diventa immediatamente sociale e si diffonde in maniera virale, grazie ai soliti meccanismi di FaceBook (leggasi: spammano tutta la tua rete).
Tutto questo spiega come mai alcune di esse siano tra i servizi più utilizzati al mondo!
Applicazioni e Social Media Marketing
Molte aziende hanno tentato di sfruttarle come parte delle loro strategie di Social Media Marketing (pensa alla Sony con Vampires). Michael parla di FedEx, Bud Light e New Balance…
Quest’ultima mi è piaciuta particolarmente: un gioco in cui più punti guadagni, piu sconto ottieni sulla scarpa da corsa appena lanciata.
In soldoni:
- 250.000 utenti attivi,
- 86% tornati almeno una volta,
- 57% piu di 9 volte!
Insomma
Personalmente ritengo che le applicazioni che possono dare un maggiore ritorno siano quelle che collegano vita online con quella offline, prodotto virtuale con prodotto reale…
Più che brandizzare semplicemente un gioco o qualche altro tormentone, per quanto virale, le aziende dovrebbero coinvolgere gli utenti intorno al loro marchio/prodotto/servizio, creare Engagement appunto…
Senza contare l’enorme vantaggio (per loro) di avere tutti quei dati a disposizione (in quello che ancora rimane un vero e proprio Far West della Privacy).
La domanda è: in Italia chi fa applicazioni per FaceBook?
ciao Luigi,
mi spiace perchè facebook è ancora un po troppo dedicato al cazzeggio, mentre avrebbe tutte le potenzialità per dare a linkedin quello che gli manca… l’umanità
Espressione molto azzeccata Simo.
Io non mi raccapezzo più tra business e personal connection su FaceBook.
Linkedin dovrebbe avere un News Feed e delle applicazioni… vediamo che succede con OpenSocial…
Engagement… direi “coinvolgimento” in questo contesto, che ne dici Gigi?
In merito ai target di FB e Lin, ormai mi pare di capire che la scelta l’abbiano fatta gli utenti: FB = Fun, Lin = work
Cosa che non necessariamente deve essere considerata un problema, anzi…
coinvolgimento è la migliore sicuramente, ma non ha tutti questi bei significati:
http://www.wordreference.com/enit/engage