Recessione, crisi economica…
Dove qualcuno licenza, altri percepiscono opportunità!
Molto divertente l’elenco di 25 scuse che potrai farti in questo periodo proposto da Chris Brogan.
Eccone alcune:
5. Quanta “preparazione” fai rispetto al “vero lavoro”?
12. Bastano 5 minuti. Hai 5 minuti? Quanti blocchi di 5 minuti riesci a dare via ogni giorno?
20. Non andare agli eventi del “mondo reale”. Tanto lì non troveresti nessuno con un buon progetto o una dritta per un nuovo posto di lavoro!
Anche Guy Kawasaki stende la lista delle cose assurde che potrebbero accadere e che ti possono far capire che le cose vanno veramente male. Ad esempio:
2. Twitter diventa a pagamento
3. Steve Jobs smette le New Balance e usa solo le Crocs
5. Le tavolette dei bagni in Google non sono più riscaldate
9. Omidyar inizia a vendere le sue cose su eBay
È ovvio che la crisi porterà grandi ripercussioni su Internet, c’è chi ipotizza la fine del Free e spinge sull’esigenza di creare cash-flow e ridurre i costi per tutte le start-up.
Anche Mahalo di Calacanis si è aggiunta alla lunga lista di chi ha licenziato il 10% della forza lavoro (questo dieci per cento sembra una costante). Meno costi significa meno investimenti, soprattutto in pubblicità e in particolare nei media.
Pubblicità e tempo libero
Ma è proprio Calacanis a suggerire che in futuro:
1. Saranno le strategie più misurabili quelle più utili da perseguire.
Quindi non spot televisivi, cartelloni o spazi sulle riviste, ma Internet advertising: pay-per-lead, pay-per-click, etc
Inutile investire su strategie molto costose, come gli spot televisivi, dove “colpire” un adolescente dalle 19:00 alle 21:00 può costare anche 200 euro a cranio e senza risultati certi!
Sono un po’ dubbioso su questo, come ho scritto in precedenza, ma Calacanis è sempre Calacanis.
2. Durante la crisi le persone avranno più tempo libero e meno soldi (liquidi), prediligeranno l’online entertainment e, quindi, i Social Media. Questi sono forse il terreno migliore dove costruire il proprio successo.
Opportunità
E il discorso del tempo libero diventa anche lo stimolo per un certo tipo di ragionamento:
chi come me ha vissuto la fine della New Economy può dire: “ehi, io qui ci sono già stato!”
Proprio in quei tempi si era diffusa la convinzione che per Internet fosse finita…
Molti hanno smesso di crederci e di lavorare ai loro progetti.
Eppure è proprio durante il periodo della crisi e quello immediatamente dopo che sono nati i più grandi successi del Web2.0 e dei Social Media.
Calacanis dice che questo è accaduto proprio perché durante e dopo la crisi gli sviluppatori avevano meno da fare!
Quindi, si può parlare di crisi o di opportunità: a te la scelta…
🙂
Bravo e bell’articolo!
Mi metto dalla parte di quelli che vedono opportunità. E penso che sia solo questione di "puntare" al positivo (ecco il mio contributo alla causa: http://tinyurl.com/5aeoa8)